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Un nuovo mini-robot va alla ricerca di lesioni neoplastiche nell'intestino

Data 21/10/2012

di Gloria Saccani Jotti

L'università degli studi, il comune, la Provincia di Torino, la regione Piemonte e la Finpiemonte hanno, tramite la società incubatore d'imprese dell'università degli studi di Torino, organizzato una gara per selezionare i migliori progetti per categoria di appartenenza nati all'interno dell'università degli studi di Torino, denominata Business Game - Made in Research. Il progetto Red - Robot for Endoscopic Dissection, nato da un'idea del professor Alberto Arezzo, chirurgo del dipartimento di scienze chirurgiche diretto dal professor Mario Morino si è aggiudicato il primo posto nella categoria «Elettronica, Strumentazione e Automazione», cui hanno preso parte 23 progetti presentati da oltre 70 candidati. Circa una persona su quattro dopo i cinquant'anni presenta almeno un polipo del colon , che negli anni, può degenerare in tumore maligno, rendendosi responsabile nel mondo di oltre 440mila morti all'anno. Grazie a programmi di screening è possibile una diagnosi sempre più precoce delle lesioni neoplastiche del colon e retto e quindi trattamenti sempre meno invasivi. Ed è proprio in tale ottica che si inserisce RED, uno strumento chirurgico robotico miniaturizzato, destinato a tecniche di chirurgia endoscopica per l'apparato gastrointestinale. Questo migliora le tecniche attuali di mucosectomia endoscopica, ossia di asportazione del solo strato mucoso della parete del colon e retto. RED, permettendo di manipolare i tessuti in modo efficace e sicuro per il paziente, estende quindi i vantaggi della Transanal Endoscopic Microsurgery, ossia la tecnica che da 30 anni consente, mediante utilizzo di un rettoscopio rigido ed una ottica di ingrandimento, di asportare con precisione le lesioni del retto, tratto terminale dell'intestino. RED, essendo di fatto montabile su un endoscopio flessibile, estende il concetto di una asportazione «chirurgica» per via endoluminale, ossia passando dagli orifizi naturali, quali bocca o ano, a tutto il tratto gastrointestinale, senza incisioni di parete. Il team è composto per l'area chirurgica dai professori Alberto Arezzo, Mario Morino, Marco Augusto Bonino, mentre partner ingegneristico è la Scuola superiore Sant'Anna di Pontedera (PI), rappresentata da Tommaso Ranzani, Arianna Menciassi e Paolo Dario.Il primo premio ottenuto ha valore simbolico ed apre le porte alla creazione di una Spin-Off universitaria.

gloriasj@unipr.it


Sito: http://www.ilgiornale.it/news/nuovo-mini-robot-va-ricerca-lesioni-neoplastiche-848710.html

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Fonte: Il Giornale

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